giovedì 2 gennaio 2014

PARATIE SPARTISALVIETTE

Cosa fare se non riesci a tenere in ordine (di grandezza  e nel mio caso anche di colore) i profumatissimi asciugamani di bucato nel mobiletto del bagno? E cosa fare se ti ritrovi un pannello in masonite levigata 50 x 70 x 0.1 cm, risultato di un a rovinosa caduta, con conseguente rottura del vetro, di una cornice a giorno con le foto dei tuoi cari??

La risposta sta nella matematica equazione  1+1= PARATIE SPARTISALVIETTE


TEMPO DI ESECUZIONE:        1 ORA
TEMPO DI INSTALLAZIONE: 10 MINUTI

Problema - caos totale
Sono partito da questa situazione: poco gratificante per chi lavora affinchè le salviette siano, pulite e piegate, sempre a disposizione di chi le vuole usare e scomoda per chi quelle salviette cerca di prelevarle, magari con le mani bagnate e magari con una mano sola. Il risultato è simile alla sorte che è toccata alla povera cornice a giorno di cui sopra: una rovinosa caduta sul pavimento!


Con questi pochi elementari attrezzi: riga di metallo, metro a nastro, cutter, nastro adesivo per pacchi trasparente, gomma e matita e con la semplice azione della lama del cutter, ho ricavato due pannelli divisori che ho bordato applicando un semplice strato di nastro da pacchi trasparente.

Pannelli  con bordatura
Attrezzi
Eseguita la verifica di pre-montaggio, per evitare difetti di dimensione, ho proceduto con un rudimentale ma efficace metodo di fissaggio: il nastro adesivo stesso.

Ho preferito questa scelta per via del fatto che lo spessore del materiale utilizzato non lascia molta scelta per il fissaggio ed inoltre al fine di evitare di danneggiare il ripiano ed il fondo del mobiletto stesso.

Se la mia scelta si fosse orientata nell'impiego di altri materiali magari maggiormente "pesanti" come, per esempio, squadrette 5x5 cm di alluminio o ottone avvitate sul piano, comunque avrei dovuto procedere con l'applicazione di una  copertura sulle teste delle viti per evitare di danneggiare le salviette che ci sarebbero andate sopra; Inoltre ci sarebbero state delle difficoltà nel fissaggio della squadretta alla paratia stessa e la soluzione più efficace sarebbe stata comunque l'impiego di colle, con i conseguenti tempi di asciugatura, o lo stesso nastro adesivo ed entrambi i fissaggi sarebbero stati di durata limitata nel tempo.

Dimensionamento
A lavoro finito il risultato è quello nella foto sotto.

Soluzione - impiego

domenica 22 gennaio 2012

Dimmi che errore sei....

Quando cerchiamo di  aggiornare il nostro pc con una versione del sistema operativo piu recente di quella che abbiamo installata tutto è semplice e predisposto e la procedura non presenta problemi, il nuovo si fa strada attraverso l'esperienza del vecchio da cui è nato e tutto ciò che convive o che nasce durante la vita del vecchio diventa automaticamente bagaglio del nuovo.

Sarebbe bello se con la stessa velocità con cui succede in informatica fosse possibile farlo anche sugli umani, ma purtroppo non è sempre così facile!! Per dirla alla mia maniera : "Tutto quello che ha imparato mio nonno, lo so anche io."

Più tecnicamente, la versione più aggiornata di un software è, nella maggior parte dei casi, comprensiva della vecchia appena resa obsoleta. Successe, a mia memoria, con Windows 3.1 che soppiantò il precedente Windows 3.0 e che venne, a sua volta, rimpiazzato dal più (allora) "user friendly" win 95 e poi a scendere verso il nuovo millennio, passando appunto, per win 98, win 2000/Millennium Edition, fino a Xp home e Professional e all'attuale Windows 7.

Procedendo da ieri ad oggi, cioè da Win 3.0 a Win 7,  tutto bene, ma se volessi tornare indietro??

Mi è capitato questa volta di dover percorrere questa strada e mi sono sentito come un BAMBINO che cerca di SALIRE camminando su una SCALA MOBILE che SCENDE: PRATICAMENTE FERMO!

Ero in cerca di disinstallare l'odiato Windows Vista per rimpiazzarlo con il meno pomposo e più affidabile Windows XP Professional, da un pc portatile HP modello 530, nemmeno tanto malaccio anche se con poca RAM (512 Mb ed era del 2008) ma che tutto sommato poteva dare ancora qualcosa al suo utilizzatore.

La procedura è sempre la stessa:

1. Salvataggio dei dati originali (Documenti, mail, driver ecc)
2. Formattazione
3. Controllo dei dischi
4. Formattazione a basso livello - Partizione (se occorrono)
5. Nuova installazione Sistema Operativo (S.O.)
6. Settaggi e installazione programmi base e richiesti dal cliente

Questa volta, per un po', mi sono bloccato tra il primo e il secondo passo. Non mi era mai successo. Continuavo a ricevere, inesorabilmente ad ogni tentativo un "simpatico" errore come quello nell'immagine sotto:



Non era la prima volta che vedevo errori di questo genere ma, se succede su pc fissi, pensi subito alla scheda video appena sostituita, alla ram appena installata, alla mother board che manca di compatibilità e in genere ad altre poche cose. Ma se hai per le mani un notebook della Hewelett e Packard prodotto nel 2007 che girava fino a ieri, con gli stessi componenti, con Windows Vista e stai cercando di installare un S.O. nato nel 2001 come Xp professional, cerchi lumi e diventi Sherloch Holmes.

IL BAMBINO CERCA UNA STRATEGIA

Il primo indizio fondamentale da dare in pasto  a quell'immensa miniera di informazioni, a volte preziose e a volte fasulle che è internet era, ovviamente, il numero dell'errore o il nr di stop, che sapevo essere distintivo di questo o quel problema. Il mio era 0x0000007E.
La prima cosa da fare era quella di chiedere "agli amici dello zio Billy"  che cosa volesse dire quell'errore: tra i links sfornati da Google scelgo subito http://support.microsoft.com/kb/330182/it che mi dice tra le altre cose:

il problema potrebbe verificarsi se viene generata dal thread di sistema un'eccezione che non viene intercettata dal gestore di errori. L'eccezione potrebbe essere causata da ciascuna delle seguenti condizioni:
  • Se questo problema si verifica dopo il primo riavvio durante o al completamento dell'installazione di Windows, è possibile che nel computer non sia disponibile spazio su disco rigido sufficiente per l'esecuzione di Windows XP.
  • Il BIOS del computer potrebbe non essere compatibile con Windows XP o potrebbe essere necessario aggiornarlo.
  • I driver della scheda video potrebbero non essere compatibili con Windows XP.
  • È possibile che un driver di dispositivo o servizio di sistema siano danneggiati.
  • Se il problema è correlato al file Win32k.sys, potrebbe essere causato da un programma di controllo remoto di terze parti. "

Tutte cose vere, ma vi dico già: nessuna di queste opzioni è quella che, anche lontanamente, ti farebbe pensare a quello che era la vera origine dell'errore che avevo io. Inutile. Direi come quasi sempre!!

Saccheggiando forum e siti vari in cerca di qualcuno che ne sapesse più di me, capito in alcuni siti che mi insinuano il dubbio che l'errore di stop, se collegato con un problema con il file PCI.SYS, sarebbe potuto derivare da un problema del disco rigido.


Ho apprezzato un Tizio che, mentre gli altri si scannavano tra botta e risposta ad una domanda posta da uno come me sul forum, con l'umiltà di chi è assalito dai dubbi ma alla fine risolve, disse una cosa tipo: "Scusate se mi intrometto e magari posto in ritardo: ma non è che (al tapino approblemato) hai per caso installato un DISCO SATA??"


 Mi ha fatto pensare!


Proseguendo nella ricerca scopro che il buon vecchio XP professional, partorito dalle menti illuminate della Silicon Valley nel lontano 2001 non riconosce, oggi nel 2012 - ovviamente - i dischi con tecnologia Serial ATA (born in 2003), se non gli si fornisce almeno uno straccio di Service Pack 2 (minimo).
Non solo: occorrono allo scopo, mentre il service pack fa da supporto, i driver specifici della scheda madre su cui è installato il disco rigido.

Allo scopo, trovo, con facilità il supporto tecnico HP che mi fornisce, addirittura un driver  per dischi Sata specifico per Il S.O. win Xp.

IL BAMBINO TROVA LA STRADA

Scarico tutti driver dalla pagina e li metto da parte. Il problema, ora, era metterli dentro in fase di installazione in modo che il sistema li avesse già  al momento del riconoscimento del disco.
La procedura  inserita nell'installazione di Xp prevede, nella primissima schermata un'opzione che ti permette, premendo il tasto F6 (ma ti devi sbrigare, altrimenti devi ripetere) di installare driver di terze parti.

Proprio ciò che serviva a me.

Applico la procedura convinto di essere sula strada giusta; peccato che il S.O. al momento di pescare i drive va a cercarli solo ed unicamente sul drive A: dispositivo che i notebook non hanno.

Dopo altre frequentazioni nelle segrete di Intenet in italiano e in inglese  trovo che il modo migliore per aggiungere driver e/o service pack ad una installazione di windows (xp) è un programma che si chiama Nlite.
Chissà quanto costerà, penso. Ladies and gentleman pernsate: è freeware! Il programma che mi risolve il problema é gratis. Non ci volevo credere!

Lo scarico dal sito del produttore e mi metto a cercare di capire come funziona questa magia in italiano; capisco ma brucio subito 2 cd che non mi danno il risultato sperato, sempre stesso errore all'avvio del HDD, penso che quel Sata è un disco duro ma che io sono più duro di lui e che non mi posso arrendere e allora indovinate un po'? Bravi, retino alla mano sinistra e mouse a destra, vado a pescare informazioni  nella palude di Internet.

Trovo il tutorial di NLite fatto dai sempre fantasmagorici di Megalab e alla fine ne vengo fuori; produco l'immagine .iso con il frutto del mio lavoro e la lancio sul portatile: MIRACOLO!
Tutto liscio come l'Olio da li in poi.

Cosa mi aspetterà adessoquando non vorrò più i SO di Microsoft sulle mie macchine ma le tecnologie avanzeranno inesorabilmente? Ho già pronto il salvagente.....e le galosce!!




giovedì 29 dicembre 2011

Domotica

Solcando i mari di Internet mi sono imbattuto in siti interessanti che parlano di wifi e di tecnologie senza fili. Qualcuno parlava di collegamenti tra il vostro I-Phone e il frigo o il forno di casa vostra (tecnologie già reali e idee "futuristiche" già realizzabili) altri invece parlavano di  DOMOTICA.

Per dirla in due parole, la domotica è un sinergia tra apparati domestici che normalmente non immagineremmo interconnessi tra loro ma che, in realtà, con il solo aiuto di un programma informatico che, controllato dall'utente centralizza tutto e comanda la casa, ci permette di vivere meglio, spesso risparmiando energia. La domotica unisce informatica, elettrica, elettronica e termotecnica in un unico argomento.

Gestire la domotica significa capire come funziona la nostra casa, imparare a gestire la tecnologia, abbassare un a tapparella elettrica schiacciando un tasto su un telecomando dal divano di casa o vedere chi c'è nel giardino di casa sullo schermo dell'Iphone stando in un posto dall'altra parte del mondo.

Avremo modo di approfondire l'argomento domotica nei prossimi post.

sabato 17 dicembre 2011

Autoclave

Quando ci troviamo ad avere problemi di acqua, ma per risolverli non servono stracci o giornali interviene l'idraulico. Uno dei maggiori grattacapi che gli idraulici sono chiamati  a risolvere sono i problemi di pressione. Qualcuno, con una facile battuta, potrebbe dire che i problemi di pressione vengono al cliente al momento in cui gli viene presentata la fattura, ma stiamo trattando di un a pressione di altro genere: pressione di rete (idrica).

Il problema si presenta quando ad un utilizzatore, un normale rubinetto di acqua che viene aperto, non eroga una pressione sufficiente per gli usi richiesti; tipicamente si richiede troppo tempo per riempire un recipiente o la resa per l'uso comune non è sufficiente (ci metti un ora e un quarto per lavarti le mani prima di pranzo!)

La soluzione che viene applicata nella maggior parte degli interventi è l'installazione di una stazione di pompaggio, o gruppo pompa e o più comunemente autoclave, composto tipicamente dai  seguenti elementi:

  • Motore
  • Vaso di espansione o press control
  • Serbatoio di accumulo

Approfondirò l'argomento nei prossimi post prendendo in esame le specifiche dei componenti principali. Cercherò, data la vastità dell'argomento, di spiegare che cosa sono, come funzionano e come si collegano tra loro per far funzionare un impianto autoclave.


Ciao a tutti

lunedì 12 dicembre 2011

Benvenuti

Ciao a Tutti e benvenuti  nel mio nuovo blog.

Mi capita spesso che parlando con qualcuno mi manchi un riferimento ad un lavoro che ho fatto o visto fare che spieghi al meglio ciò che voglio dire. Per questo ho creato questo spazio.

Vorrei che fosse l'ideale collegamento dalla mia testa alla testa di chi mi parla. Dicono che un immagine vale più di cento parole. Vero. Ma siccome dicono che io sia bravo non solo con le mani ma anche con le parole, è molto probabile che ci saranno molte parole, molte immagini e foto, disegni e video per gli argomenti che tratterò nei miei post.

Se riuscirò nel mo intento, con il tempo, troverai in questo blog materiale su lavori svolti da me o da altri che apriranno una finestra personale su materie che mi affascinano da quando ero bambino e che ho cercato di applicare nel mio lavoro.

Buona  lettura